Nel corso del decennio 1988-1998 sono state monitorate 83 aziende termali, ubicate in corrispondenza di sorgenti e pozzi significativi per la ricostruzione dello schema di circolazione idrica.
I prelievi sono stati effettuati periodicamente nei Comuni di Casamicciola (22 aziende termali), Ischia (28 aziende termali), Forio (17 aziende termali), Serrara Fontana (7 aziende termali), Lacco Ameno (7 aziende termali), Barano (2 aziende termali).
Le analisi hanno riguardato la determinazione dei principali parametri chimico-fisici (temperatura pH, conducibilità elettrica) e quella di una gran serie di anioni e cationi.
Le concentrazioni dei cationi sono state determinate mediante spettrofotometria di assorbimento atomico, quelle degli anioni attraverso cromatografia ionica e quella della silice con metodo colorimetrico.
È emerso che le acque sotterranee dell'isola sono molto varie e caratterizzate, in genere, da: temperatura compresa tra 18 e 90°C; conducibilità elettrica compresa tra 841 e 56000 mS/cm; elevati tenori in alcali e silice (fino a circa 600mg/l), tipici questi ultimi di circuiti idrici sotterranei in rocce vulcaniche potassiche.
Si riconoscono quattro gruppi di acqua: bicarbonato - calciche; bicarbonato - alcaline; di transizione; solfato - clorurato – alcalino direttamente collegabili al modello geologico vulcanico dell’Isola.
Gruppo A (facies bicarbonato-calcica). Trattasi di acque prelevate in corrispondenza di sorgenti e di pozzi superficiale delle zone più interne dell'isola, riguardanti falde sospese.
I bassi valori di temperatura (da 18 a 25°C) (Figura 2) e di conducibilità (da 831 a 1789 mS/cm, Figura 3), se paragonati con quelli dei restanti accorpamenti, testimoniano, infatti, la presenza di circuiti relativamente superficiali e veloci, con tempi minimi di interazione acqua-roccia.
Gruppo B (Bicarbonato-alcalina) Sono acque bicarbonato-alcaline. Esse sono caratterizzate da elevati valori di temperatura (da 40 a 90°C) e da valori di conducibilità relativamente contenuti (da 1800 a 6700 mS/cm), se confrontati con quelli dei gruppi C e D. Queste acque sono state campionate, generalmente, nella zona più interna dell'isola ed, in particolare, in prossimità delle faglie marginali del Monte Epomeo, a monte ed a valle delle stesse.
Gruppo C (facies di transizione) Le acque ascrivibili alla facies di transizione rappresentano circa 1/3 dei campioni esaminati. Parte di queste acque si colloca lungo una probabile retta di miscelazione tra le anzidette acque bi–carbonato-alcaline e quelle solfato-clorurato-alcaline. Le stesse acque, anche sulla base della relazione tra i cloruri e gli ioni alcalini, possono essere considerate come termini a chimismo intermedio tra quello dei gruppi B e D.
Per quanto attiene all’andamento delle temperature e della conducibilità di questo gruppo, si osserva un decremento delle temperature a mano a mano che ci si avvicina alla linea di costa, nella zona del graben di Ischia e nel settore nord-occidentale dell’isola; la conducibilità (variabile da 10000 a 20000 mS/cm) assume valori generalmente superiori a quelli delle acque bicarbonato-alcaline e sempre più bassi rispetto a quelli tipici delle acque solfato-clorurato alcaline.
Le acque riconducibili a questa facies sono state campionate generalmente da pozzi che interessano la falda di base nella fascia marginale dell’isola; nella zona della depressione di Ischia, esse sono state campionate fino a notevole distanza dalla linea di costa.
Gruppo D (Facies solfato-clorurato-alcalina) I campioni d’acqua esaminati appartengono al raggruppamento solfato-clorurato-alcalino ed hanno composizione prossima a quella delle acque di mare. Ma non provengono dalla miscelazione delle acque marine con quelle freatiche. Dette acque si distinguono per gli alti valori di conducibilità che, in casi non sporadici, superano i 40000 mS/cm. Per quanto concerne le temperature, risultano variazioni, a seconda della porzione di acquifero considerata: nel settore nord-orientale dell’isola, coincidente con il graben di Ischia, le temperature sono relativamente poco elevate e limitate in un intervallo di valori relativamente ristretto (da 20 a 40°C); nel settore marginale di Monte Epomeo, invece, le temperature sono generalmente più alte e non sempre diminuiscono verso la linea di costa, anzi, in alcuni casi, superano gli 80°C. Queste acque caratterizzano generalmente i pozzi prossimi alla linea di costa, sia quelli superficiali, sia quelli profondi che superano l’interfaccia acqua di falda-acqua di ingressione marina.