La fonte di Nitrodi era già frequentata dai Romani duemila anni fa come attestano i numerosi rilievi votivi in marmo qui ritrovati e risalenti al periodo compreso tra il I secolo a. C. e il III secolo d. C.
I reperti rinvenuti nel 1757 e conservati oggi al Museo Archeologico di Napoli dimostrano che presso la sorgente vi fosse una scuola di Idrologia Medica e vari erano i medici che vi praticavano: Menippo, Aurelius Monnus, Numerius Fabius, etc. I rilievi marmorei sono ex-voto che i pazienti avevano lasciato in dono ad Apollo e alle sue Ninfe per la guarigione ottenuta.
La fama della Fonte non è andata perduta e, con vicende alterne, oggi si presenta in tutto il suo antico splendore, quando da tutto l’impero romano si accorreva per ritrovare salute e bellezza e dialogare con gli dei e con gli eroi.
Caratteri terapeutici
L’acqua di Nitrodi è classificata come minerale, ipotermale, bicarbonata-solfata alcalina ed è stata approfonditamente studiata alla fine degli anni 60 dal professore Massimo Mancioli dell’università La Sapienza di Roma.
Lo studio del Mancioli, effettuato per cure idropiniche, ha messo in evidenza l’effetto trofo-cicatrizzante, antinfiammatorio e gastrocalmente particolarmente benefico per gastriti, ulcere, gastroduodeniti, acidità di stomaco. Per uso esterno, agendo sui processi nutrizionali dei tessuti con cui viene a contatto è indicata nella terapia di piaghe, fistole, foruncoli, ustioni, ferite ulcerose, psoriasi, dermatiti, acne, eczemi.
La scaturigine naturale di Nitrodi eroga circa 12 mila litri di acqua all’ora. L’acqua viene erogata attraverso docce, lavabi e fontanine senza aggiunta di alcun additivo sia perché all’interno dello stabilimento ci sono solo docce e sia perché la stessa, dopo l’uso, viene poi rimessa nel suo corso naturale e quindi non è più riutilizzata.
All’interno dello stabilimento termale non è consentito l’uso di saponi e/o altri detergenti, anche perché non ve n’è alcuna necessità: dopo la doccia la pelle risulta netta, rinnovata e splendente!
Modo d’uso
Durante la permanenza alla Fonte delle Ninfe Nitrodi, si consiglia di fare abbondanti docce, soprattutto all’inizio è consigliabile restare sotto il flusso dell’acqua per almeno 10 minuti.
L’azione dei minerali contenuti nell’acqua lascia la pelle levigata e liscia ma soprattutto pulita, senza residui salini né odorosi dilatando i pori e facendo respirare la pelle. La ricchezza di bicarbonato e il mix di minerali contenuti nell’acqua favoriscono una esfoliazione naturale facendo dismettere le cellule morte. Dopo la doccia si consiglia di non lavarsi con saponi e/o detergenti per qualche ora, in modo da non occludere nuovamente i pori della pelle.
Per l’utilizzo a fini terapeutici si consiglia di sottoporsi allo scorrimento dell’acqua per 10-15 minuti (docce o lavabi) e asciugarsi al sole o comunque all’aria. Ripetere il ciclo più volte possibile durante la giornata. Sui capelli sarà immediatamente percepibile l’azione del bicarbonato che li renderà morbidi, puliti e più voluminosi: un vero e proprio “effetto balsamo”.
di Giuseppe Sollino